Tanto tempo fa in un paese del nord viveva Carl: amava tanto le piante e aveva un enorme giardino.
Affascinato dalla forma e dagli splendidi colori dei fiori, si perdeva a osservarli.
Un giorno il suo orologio si ruppe per il troppo freddo e per questo fece tardi all’appuntamento con la sua fidanzata Elsa: ragazza arrogante, petulante e snob!
Le portò un bel mazzo di margherite per scusarsi e dimostrarle che il suo cuore era puro.
Lei si arrabbiò, impugnò il mazzo di fiori e lo gettò a terra dicendo:-Tra noi è finita!
Carl raccolse il mazzo e tornò a casa piangendo.
Una margherita disse a Carl:- Ahi, che male! Non piangere per lei non ti merita!
Molti non sanno quanto valiamo: ad esempio ogni nostro colore simboleggia un’emozione, uno stato d’animo o sentimento, quanto possiamo essere utili in cucina, in medicina o in cosmetica.
Non è da tutti cogliere ciò che rappresentiamo, ma quello che mi fa arrabbiare di più è che tu non capisci!
Carl chiese allora:-Cosa c’è da capire?
Osservaci bene e capirai!-rispose la margherita sorridendo.
I giorni passavano e Carl si sentiva meno triste solo accanto ai suoi fiori; all’improvviso vide che alcuni di essi si schiudevano o chiudevano sempre alla stessa ora.
Ecco che a Carl vennero in mente le parole dell’amica margherita e capì.
Capì che i fiori non solo rappresentano con le loro sfumature infinite la bellezza della natura, la vita che nasce e dà buoni frutti, ma che sono emblema del …”CICLO DELLA VITA”.
Carl comprese che non serve a volte la tecnologia che alla fine ti tradisce; era a lui chiaro che la natura ha il suo ritmo scandito in modo perfetto e per questo, nel suo giardino creò un orologio con i fiori disponendoli nell’ora di apertura o chiusura dei petali.
Carl ringraziò il cielo perché adesso poteva apprezzare l’immenso dono della vita; meditò a lungo su quanto fosse fondamentale vivere a pieno ogni istante e per lui poterlo fare dinanzi a così tanta bellezza qual era il suo giardino era una gran fortuna!