Cinque amici e un nontiscordardime

SCUOLA: SCUOLA PRIMARIA G.MARCONI
Classe: IV A, Numero studenti: 23, Città: Treviso

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CLASSE  4° A PRIMARIA “MARCONI”

I.C.CONEGLIANO 1 “GRAVA”

Conegliano  (TV)

PREMESSA:

Siamo 25 alunni di 4^ della Scuola Primaria, questa è la nostra storia fantastica, frutto della collaborazione di ognuno di noi. Abbiamo lavorato così: mantenendo fissi alcuni elementi (5 bimbi e un fiore), ci siamo disposti in piccoli gruppi e abbiamo via via elaborato le parti del racconto, sprigionando la nostra fantasia. Anche il collage è stato creato insieme, ecco il risultato e speriamo sia di gradimento.

TITOLO: CINQUE  AMICI E UN NON TI SCORDAR DI ME

Era giunta da poco la primavera, cinque amici che amavano camminare, alla prima giornata tiepida decisero di fare una passeggiata in un bosco sopra le colline vicino casa. Si stavano avventurando lungo un sentiero, quando sentirono una vocina: -Aiutatemi, per favore! Era un piccolo fiore che parlava e gli amici si avvicinarono meravigliati ed incuriositi. Il fiorellino proseguì: -Sono un bambino come voi, non abbiate paura! Mi chiamo “ Non ti scordar di me” e sono stato trasformato così, da un orco cattivo! Per liberarmi, dovrete portarmi nella Radura Verde! I bambini decisero di aiutarlo e si misero insieme in cammino. Dopo pochi metri incontrarono un elfo malvagio che voleva persuaderli ad andare sulla cattiva strada, allora il fiore esclamò: -Non ascoltatelo e abbiate fiducia in me! Allora scorsero  una caverna e il fiore continuò:- Fidatevi  e andate avanti pronti per affrontare altre prove.  Uniti proseguirono e videro una luce che li condusse fuori di nuovo nel bosco. Inoltrandosi  videro un uomo mezzo serpente che  indicò loro la via: -Andate avanti verso la strada buia e proseguite fino alla fine. Allora i cinque amici e il fiore continuarono senza indugio. Arrivati alla fine del sentiero, trovarono due strade: una con alberi caduti, sassi e fangosa, la seconda con tanti fiori, alberi alti e carichi di frutta che era molto più invitante dell’altra. Essi scelsero  quella migliore e la percorsero tutta. Trovarono però, dei trabocchetti. Il primo era una buca coperta da fronde e uno dei cinque bambini ci camminò sopra e vi cadde dentro . Per fortuna avevano una corda nello zaino e lo aiutarono a risalire. Il bambino, una volta uscito, disse: -Era meglio l’altra strada! Usando molta prudenza riuscirono a superare anche altri trabocchetti e così giunsero alla fine. Davanti a loro si ergeva un’alta siepe di rovi dove trovarono  un biglietto scritto: -Dovete cercare cinque bacche rosse, un ramo di pungitopo ed infine sette rose bianche. Dopo una lunga ricerca, finalmente riuscirono nel loro intento e così poterono mescolare tutti gli ingredienti in un pentolone, la pozione ottenuta la misero sulle radici delle siepi, e come per incanto si aprirono creando un  varco. Poi i bambini udirono una voce stridula che diceva: -Attenzione alla rete! E si trovarono imprigionati. Davanti a loro si presentarono due guardie: una veritiera e una bugiarda, ciascuna custodiva una porta. Quindi videro un biglietto con questo messaggio scritto: -Fate una domanda alle guardie, non saprete se vi risponderà quella bugiarda o l’altra, così capirete in che porta c’è la salvezza. Erano molto preoccupati e non sapevano che fare. Uno di loro trovò questa soluzione: -Faremo altre domande alle guardie e noi sceglieremo il contrario, che ne dite? E così fecero,  finché entrarono nella porta giusta, ritrovarono il bosco e vi proseguirono. Ma le prove per i cinque bambini non erano ancora terminate. Cammina, cammina, arrivarono all’entrata di un grande labirinto circondato da alti cespugli. Sempre uniti lo percorsero  correndo velocemente, ma giunti alla fine si spaventarono alla vista di un orco enorme, grasso e senza capelli. L’orco portava al collo un ciondolo con una chiave attaccata. In fretta escogitarono un piano per poterla  prendere e mentre due di loro lo distraevano con pigne e sassi, gli altri  si arrampicarono su un albero e si buttarono con le liane sul collo dell’orco per prendergli la chiave. Ci riuscirono e velocemente ritornarono verso la caverna,  mentre gli altri due continuavano a distrarlo. Proseguirono ancora  e finalmente entrarono nella  Radura Verde, trovarono un vaso chiuso, inserirono  la chiave che girarono in senso antiorario e improvvisamente l’incantesimo cessò e il fiore ritornò bambino. Nel frattempo i due amici rimasti con l’orco erano riusciti a scappare  e tutti si trovarono insieme. Allegri si avviarono verso casa dove ad attenderli c’erano i genitori in ansia. Raccontarono la sorprendente avventura  entusiasti di aver trovato un nuovo amico con cui stare insieme. Così  conclusero che un amico vale più di un tesoro!   

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