FILOSOFIA TRA FATE, FIORI E MAGIA
IN UNA STRANA MATTINA D’ INVERNO NOI ALUNNI SIAMO ANDATI A FARE FILOSOFIA IN UN’ AULA SENZA BANCHI PER POTER INTERAGIRE STANDO SEDUTI IN CERCHIO.
FARE FILOSOFIA TRA BAMBINI SIGNIFICA PARLARE DI COSE IMPORTANTI SENZA CHE LA MAESTRA INTERVENGA PERCHÉ SIAMO NOI A PARLARE INSIEME COME SI FA TRA AMICI.
SI PARLAVA DEL FIORE, DELLA VITA CHE RACCHIUDE E DEL FATTO CHE È MOLTO SIMILE AD UN BAMBINO.
LENTAMENTE LA NOSTRA DISCUSSIONE INIZIÒ A DIVENTARE PIÙ VIVACE, VOLEVAMO PARLARE TUTTI E IL CHIASSO PRESE IL SOPRAVVENTO.
ALL’ IMPROVVISO, MAGICAMENTE, APPARVE UNA BRUTTA STREGA DALL’ ASPETTO MINACCIOSO, CON UN NEO SUL SUO NASONE.
NOI BAMBINI DALLA PAURA NON RIUSCIVAMO PIÙ A PARLARE E A FARE CONFUSIONE E, COME PER INCANTO, ALLA STREGA SCOMPARVE IL NEO.
POI UN BAMBINO ABBRACCIÒ UN COMPAGNO SPAVENTATO PER RASSERENARLO E ALLA FATTUCCHIERA SCOMPARVE IL SUO GRANDE NASO.
I BAMBINI SI STRINSERO TUTTI LA MANO, IN SEGNO DI AMICIZIA MA ANCHE PER FARSI CORAGGIO FINO A FORMARE UN GRANDE CERCHIO CHE PIAN PIANO DIVENTÒ UN CUORE STUPENDO.
IL CUORE COMINCIÒ A STRINGERSI INTORNO ALLA STREGA FINO AD ARRIVARE AD ABBRACCIARLA E, AD UN TRATTO, CI FU UN’ ESPLOSIONE DI PETALI E LA STREGA DIVENTÒ UNA BELLISSIMA FATA.
LA FATA SI PRESENTÒ, DISSE DI CHIAMARSI FIORELLINA, POI SPIEGÒ CHE L’ INCANTESIMO DI UNO STREGONE L’ AVEVA TRASFORMATA IN UNA VECCHIA SIGNORA MALVAGIA.
PROSEGUÌ DICENDO CHE SAREBBE POTUTA RIDIVENTATA UNA GIOVANE FATA BUONISSIMA, COME LO ERA UN TEMPO, QUANDO QUALCUNO LE AVESSE DIMOSTRATO AFFETTO MALGRADO IL SUO ASPETTO CHE LA RENDEVA DIVERSA DA TUTTI.
SI SAREBBE POTUTA RITRASFORMARE ANCHE SE SI FOSSE TROVATA IN UN AMBIENTE RICCO DI ARMONIA, RISPETTO, AMORE E BONTÀ.
LA SESSIONE DI FILOSOFIA L’ ABBIAMO FATTA DAVVERO MA È STATO PROPRIO BELLO LASCIARCI POI TRASPORTARE ANCHE DALLA FANTASIA COSÌ ORA POSSIAMO DIRE CHE…
NOI BAMBINI ABBIAMO TRASCORSO UNA SPLENDIDA GIORNATA PERCHÈ È PROPRIO RARO VIVERE UN’ ESPERIENZA COSÌ INSOLITA TRA STREGHE, FATE, FIORI E MAGIE