IL CASTELLO DELL’AMICIZIA
C’era una Primula in un cortile
stanca di vivere presso un fienile,
lei voleva realizzare
un castello in cui abitare,
dove vivere felice
in una magica cornice.
Ma per compiere l’impresa
ci voleva grande intesa,
tutti insieme lavorare
per quel sogno realizzare.
Mise all’opera tutti i suoi amici
che si offrirono felici,
eran lieti di aiutare
quell’amica un po’ speciale.
Ma l’Oleandro un po’ invidioso,
disse a tutti tendenzioso:
“Cari amici, io non oso
contraddire chi è ambizioso,
ma un castello, in verità,
mi sembra un sogno fantasioso”
La Primula delusa
non si sottrasse a tale accusa,
ma una risposta ebbe pronta
che di sicuro lasciò l’impronta.
“Caro amico, senza offesa,
come credi io l’abbia presa?
L’amicizia è un grande dono
e non prevede l’abbandono.
Il castello a cui ho pensato
era solo immaginario,
ciò che voglio veramente
è un rapporto coinvolgente.
Se tu vuoi ti dò un indizio,
io rappresento un nuovo inizio,
per rinascere felici
come fanno i buoni amici.
Condividere un progetto
è un percorso assai perfetto
per unire chi è diverso
con affetto e gran diletto.”
L’Oleandro invidiosetto,
che non aveva agito con rispetto,
ebbe subito a pensare
che la strada giusta era collaborare.
Tutti insieme, come un coro,
iniziarono il lavoro.
Un castello strampalato
fu ben presto realizzato.
Era buffo e confusionario
ma che luogo straordinario!
Accolse tutti con calore,
allontanando il malumore.
Azalee e rose rosse,
margherite e tulipani,
anemoni e narcisi,
girasoli e fiordalisi.
Una danza variopinta
parve quasi esser dipinta,
su una tela che era intonsa
ma che ora si trasforma,
con i tocchi delicati
di un pittore che racconta
l’amicizia, quella vera,
che ci unisce e mai tramonta;
e non serve esser critici
se per essere felici
basta esser buoni amici.