Il DONO DEI FIORI
Ecco qua dalla mia bocca dei bei fior la filastrocca.
Il Signor dal ciel beato nobil fior ha qui creato tra gran prati e giardini nsu pei monti e verdi crini.
Con molteplici colori son miriadi i caldi fiori dove ognuno con splendore dà un profumo ammaliatore.
E’ stupenda qualche villa: dentro l’ erba il fiore brilla e fra i rami fan corona tanti fior che il ciel risuona.
Poi poggioli, vasi e fiori esplosion son di colori ben disposti e ornamentali in quei posti senza eguali.
Spighe gialle tra i gran prati han papaveri arrossati gioia grande dei pittori che dipingon rossi fiori.
Nobil fiori campagnoli son quei grandi girasoli: lor ti guardano dall’ alto e si mettono in risalto.
E la rosa vanitosa bella pronta è per la sposa, con il bianco tulipano che s’ inchina piano piano.
La simpatica violetta colorita eppur furbetta s’ accompagna a margherita tra le foglie un po’ svampita.
E’ la terra un gran balcone che regala l’ emozione di un giardino sconfinato che il buon Dio a noi ha donato.