L’idea per il nostro elaborato ci è venuta quando – in occasione del centenario della Grande Guerra – abbiamo affrontato il tema.
Abbiamo scoperto così che il papavero per gli Inglesi è il simbolo dei soldati caduti sui campi di battaglia.
Il titolo del nostro elaborato è “rubato” a una nota canzone che ci fa riflettere sull’inutilità e insensatezza delle guerre.
Abbiamo provato ad accompagnarlo alcune nostre riflessioni.
Un papavero per ricordare
Un papavero ricorda una vita
Un papavero è quello che serve
Per ricordare la gente che perde
Un’amicizia che non deve finire
E una vita che non deve morire
Mille papaveri rossi
Mille morti caduti nei fossi
Una matita per raccontare
E quelle persone che sanno amare
Ed una cosa dobbiamo sperare
Che la guerra non si debba più fare
Quelle persone chiamate soldati
Ancora oggi vengono ricordati
Sono stati quattro anni di guerra
Difficili per chi viveva in quella terra
Noi con il nostro saluto
Ricordiamo chi ha combattuto.
Abbecedario
A come l’affermazione che nel cuore si può sempre essere amici
B come i bambini che hanno tanto sofferto
C come hanno combattuto la guerra sul Piave
D come la distruzione che la guerra mondiale ha provocato
E come l’evasione che si dovrebbe fare dalla guerra
F come la fame che hanno sofferto gli austriaci
G come la guerra che hanno subito gli abitanti di quel paese
I come le istruzioni che hanno dato i capi per combattere
L come il lungo tempo che i familiari hanno aspettato
M come il male che hanno subito gli uomini in guerra
N come la necessità della pace che bisogna avere nel mondo
O come l’odio che hanno provato queste persone
P come piangere perché hai perso una persona importante
Q come il quadro di famiglia che qualcuno ha spezzato
R è la rabbia di una persona che ha incontrato la morte
S è il sogno “che qualcuno torni a casa”
T come il tempo sprecato a farsi male
U è l’unione che tutti dovremmo avere
V è il viso dolce quando torni a casa
Z è state zitti e non dite mai facciamo la guerra.