Fiorparadiso

Sofia e Alex vivevano al 20°piano di un grattacielo in una città. Un giorno, giocando con il gatto Artiglio, si ritrovarono sulla terrazza dell’ultimo piano dove c’era una serra sporca e polverosa. Notarono una tela, pennelli e acquerelli. Sofia dipinse un prato, il sole e il cielo. Artiglio, rapito dal paesaggio, spiccò un balzo nella tela e i due fratelli lo seguirono. Ecco che, magicamente, si ritrovarono in un’immensa distesa di erba. Erano così felici di respirare quell’aria tersa che cominciarono a correre e a rotolarsi sul prato. Ad un tratto sentirono una voce provenire dai cespugli: era un gufo che chiacchierava con una violetta. I due si avvicinarono senza far rumore ma Alex, inciampando in un ramo, attirò la loro attenzione. Il gufo si girò e, salutandoli, disse: “Benvenuti a Fiorparadiso!”. Viola spiegò che li avevano cercati a lungo: dovevano affidargli un compito fondamentale per l’esistenza di tutti i fiori. I bambini seguirono il gufo e si aprì, davanti ai loro occhi, uno spettacolo meraviglioso: videro un enorme spazio pieno di fiori colorati. Viola disse:“Il vostro mondo è in pericolo! Si sta affievolendo la gentilezza nel cuore delle persone e la natura sta perdendo la sua forza. Gufo: “Vi aiuteremo a dipingere le vostre città grigie e spente” e cominciò a preparare una pozione. Viola prese un fiore, lo immerse nell’intruglio e lo consegnò a Sofia, dicendole di piantarlo in un vaso della serra, di innaffiarlo e soffiarci sopra. I due fratelli saltarono nella tela e si ritrovarono di nuovo sulla terrazza dove piantarono il fiore che si illuminò e, da esso, uscirono tanti semi dorati che fiorirono a contatto con la terra. Dopo pochi istanti la serra fu invasa da profumi e colori. I due raccolsero i semi, scesero per strada e cominciarono a donarli ai passanti che li accolsero, promettendo di prendersene cura. Fu così che il mondo si riempì di fiori che portarono amore e gentilezza nei cuori e il grigio delle città rimase solo un ricordo.