Era una bella giornata d’estate, margherite, primule, dente di leone, papaveri, splendevano al sole.

Un bambino con il suo cane correva nel prato, all’improvviso il cane seguì una farfalla e giunsero vicino ad un pozzo.

Qui videro una scena bellissima: la farfalla giocava con i fiori.

Loro muovevano foglie e petali e la farfalla le sue ali, in questo modo le ombre si proiettavano sul pozzo, sembrava di vedere un film.

Il bambino però volle interrompere quel gioco e cominciò a calpestare i fiori, ridendo e gridando.

La farfalla non gradì quel comportamento ed essendo in realtà una fata pensò di usare la sua polvere magica per trasformare il bambino in fiore.

Cominciò a svolazzare sulla sua testa e fece volare su di lui la polvere che, in un batter d’occhio, lo trasformò.

Il bambino diventò un fiore tra i fiori,cominciò a sentire il sole caldo su di sé, dovette stare per ore sotto la pioggia, con pazienza ospitò insetti che andavano a succhiare il nettare.

Dopo giorni e giorni, quando il bambino capì cosa vuol dire essere un fiore la fata lo trasformò di nuovo.

Da quel giorno il bambino amò i fiori, chiese ai suoi genitori di piantarli sul terrazzo di casa per rendere tutto intorno a loro colorato e profumato.

Con amore li curò ogni giorno.