IL PRATO MAGICO

Era una tiepida giornata di primavera e i due fratellini Paolo e Chiara decisero di andare nel prato a raccogliere fiori e respirare un po’ di aria pura lontano dallo smog della città in cui abitavano. Cammina, cammina giunsero in un giardino in cui l’erba formava un soffice tappeto verde. Le farfalle svolazzavano tra i petali colorati dei fiori e le api si posavano sulle corolle per succhiarne il nettare. Il profumo dei fiori si diffondeva nell’aria e la rendeva limpida e pura. A quella vista i due bambini rimasero incantati e rinunciarono a raccogliere quei fiori così belli che di certo sarebbero subito appassiti, si misero così a correre, giocare, svolazzare come le farfalle variopinte del prato. Dopo un po’ i bambini stanchi si sedettero sull’erba soffice e ammirando ancora quel meraviglioso spettacolo della natura, immaginando di poter vivere sempre in quel luogo incantato, si addormentarono e fecero un sogno: i fiori cominciarono a danzare seguendo la musica celestiale prodotta dal ronzio delle api e dal fruscio delle ali delle farfalle. Gli animali del prato presero per mano i due fratelli e insieme danzarono tra i fiori. I bambini provarono una felicità immensa: finalmente potevano respirare aria pura. Ad un certo punto Chiara sentì una voce che la chiamava con insistenza, aprì gli occhi, ma non vide nessuno, tentò di richiudere gli occhi per immergersi in quel sogno bellissimo ma la voce la chiamò ancora. Spaventata, svegliò il fratello. Insieme si guardarono intorno ma non capivano da dove venisse quel richiamo. Finalmente, alzando gli occhi, si accorsero che a chiamarli era l’ape che aveva danzato con loro. Credendo di sognare si diedero dei pizzicotti, ma la vocina li rassicurò e li invitò a sedersi sull’erba e spiegò loro che quei bellissimi fiori tra i quali avevano danzato erano fiori magici con il potere di profumare l’aria. Grazie a questa magia le città piene di smog sarebbero diventate dei luoghi ricchi di aria pura e profumata.